Il lago Sevan ci appare all’orizzonte come un enorme
specchio blu a cui fanno da cornice alte vette ancora ricoperte dalla neve; siamo
a 1900 mt. Ci fermiamo a visitare il monastero di Sevanank del quale ancora una
volta ci colpisce la posizione, abbarbicato sulla penisola a dominare il lago.
Proseguiamo lungo la costa stupefatti di un lago così immenso ad una quota così
elevata. Dalla strada notiamo una piccola spiaggia circondata da un verde prato
attrezzata con tavolini e barbecue ed un piccolo bar, e decidiamo di tirare
fuori la nostra tenda e di accamparci. Chiediamo il permesso a quelli che
sembrano i gestori e dopo qualche
sguardo meravigliato ci accordiamo con una piccola cifra. Il posto è
meraviglioso e le acque del lago sono limpide: malgrado il clima fresco
Francesco non resiste alla tentazione di un bagno insieme ai ragazzi del luogo.
Passiamo il pomeriggio a riposarci sotto un tiepido
sole mentre famiglie e ragazzi si alternano sulla spiaggia. Alcuni incuriositi
chiedono di dove siamo, di salire sulla moto e di fare un po’ di foto insieme a
noi.
La giornata si chiude con un bel piatto di pasta al pesto ed una trota
freschissima, ammirando i colori che cambiano con il tramonto delle montagne in
torno al lago.
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