giovedì 30 giugno 2016

Espresso diretto per il Caucaso

Cosa ci rimarrà negli occhi dei primi cinque giorni di viaggio? Sicuramente la curata cittadina di Samobor nella quale gli abitanti di Zagabria vengono a passare weekend di relax; la cittadella di Nis e la sua vivace vita notturna così simile a Belgrado; ma sopratutto l'immensità geografica e la diversità della Turchia. Questa volta l'abbiamo attraversata in soli tre giorni, ma abbiamo comunque rivissuto parte di nostri viaggi: il battello sullo stretto, i verdi boschi, l'infinitacosta del Mar Nero e i gustosi piatti della cucina tipica. Ognuno dei paesi che abbiamo attraversato meriterebbe un viaggio, ma i 3400 km che ci dividevano dal nostro ingresso in Georgia ci hanno imposto una tabella di marcia per noi poco abituale.
Vogliamo però raccontarvi di un incontro straordinario: in una tipica sosta pranzo - benzina di questi giorni notiamo un motociclista che scruta attentamente la nostra moto, dopo un minuto ci troviamo a parlare con Adrian un motociclista argentino di passaporto italiano che viaggia a bordo di un Transalp sudafricano. Dopo aver completato la panamerica, è partito dal Sud Africa per arrivare a Capo Nord ed ora sta viaggiando da Barcellona a Sidney! (http://www.africatwin.com.ar/)
Simpaticissimo, ci conquista per più di un'ora a parlare dei suoi e dei nostri viaggi.
Il nostro viaggio inizia dove si è fermato l'ultimo nostro passaggio ad Est, quel confine tra Turchia e Grecia che avevamo soltanto sfiorato, ma ci eravamo promessi di passare.





 

 

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